domenica 12 gennaio 2014

Intervista a Barbara Baraldi

Oggi ho deciso di pubblicare questa intervista fatta qualche tempo fa all'autrice italiana Barbara Baraldi. L'ho conosciuta personalmente al Salone del Libro di Torino 2013 e l'ho trovata una persona deliziosa, disponibile e una seria professionista.
Per chi ancora non la conoscesse, la Baraldi ha scritto soprattutto thriller, romanzi per ragazzi e sceneggiature di fumetti. Per Mondadori ha pubblicato la saga dark fantasy Scarlett e poi il suo sequel Il bacio del demone, appassionando moltissimi lettori. Nonostante il successo della saga, l'uscita del terzo volume, auspicata dai fans, non è stata a tutt'oggi definita dalla casa editrice. A questo proposito vi parlerò, nel prossimo articolo, dell'iniziativa "Alza la mano se anche tu vuoi leggere Scarlett 3".
Intanto la Baraldi è tornata sulla scena all'inizio 2013 con una nuova serie, sempre pubblicata da Mondadori. Il primo volume si intitola Striges – La promessa immortale. Il libro racconta le vicende di Zoe, una ragazza che scopre di essere la reincarnazione di una strega, ma il cui cuore batte per un inquisitore. Vi lascio alle parole dell'autrice.
  
Di cosa parla Striges?

Striges nasce dalla mia passione per la stregoneria, che si è scatenata quando avevo diciassette anni. Si tratta di una vicenda un po' particolare. Abito in un paesino nella campagna emiliana e la notte venivo spesso svegliata da quello che sembrava il grido di una donna. Mi sono informata e ho scoperto che, in realtà, il grido apparteneva a una civetta. Quando sono innamorate, infatti, lanciano questi versi.
Lo stesso giorno sono andata in edicola. Ho un urtato un libro che è caduto a terra e sulla pagina rimasta aperta ho letto: “Strix striges: rapaci notturni, considerati la reincarnazione delle streghe”. Da lì mi sono incuriosita, pensando che non poteva essere stato un caso. Ho iniziato quindi a fare una ricerca sulla stregoneria, dal mito popolare fino al periodo più oscuro, il 1300, ovvero quello dove le persecuzioni hanno raggiunto l’apice. La mia eroina, Zoe, scopre di essere la reincarnazione di una strega. È una ragazza dei giorni nostri, ma al compimento dei 17 anni inizia ad avere violenti flash-back che la portano in un’epoca lontana e i ricordi di un’altra vita cominciano a riemergere. Nel romanzo c'è posto anche per l'amore. Zoe si innamora per la prima volta in vita sua, ma ahimé, perde la testa per un inquisitore.

A chi ti sei ispirata per creare la protagonista del libro?


Per gli occhi di Zoe mi sono ispirata a quelli dei rapaci notturni e di certi felini. Zoe ha gli
Barbara Baraldi e me
occhi gialli e questo la rende diversa da tutti e viene spesso guardata con sospetto, tenuta in disparte. Penso che tutti noi, almeno una volta nella vita ci siamo sentiti diversi, incompresi. Volevo che il simbolo di questa diversità, la mia protagonista lo portasse impresso sul volto. Volevo che fossero proprio gli stessi occhi che ci permettono di comunicare con gli altri, a complicare la sua vita. Nell’arco della narrazione, proprio come nei più classici romanzi di formazione, Zoe dovrà imparare a convivere con la sua diversità e ad accettarsi.

Del resto, condividiamo gli stessi gusti musicali e in qualche modo anche a lei capita di trovare le risposte che sta cercando nei brani musicali che ama, proprio come più di una volta è capitato a me. Zoe ha un carattere introverso e, quand'ero ragazzina, anch'io ero molto timida.

Per il resto Zoe è unica, è soltanto Zoe. Ho un'idea molto romantica della scrittura. Penso che i personaggi esistano già in un mondo parallelo e che il compito di noi scrittori, al pari dei 18, sia quello di portarli qui, attraverso le pagine dei libri.

Striges è un romanzo auto conclusivo oppure fa parte di una saga?

Posso svelarvi che sono al lavoro sul suo seguito. Come dice Stephen King, perché una storia sorprenda il lettore, deve sorprendere per primo chi la sta scrivendo. E posso assicurarvi che il secondo volume di Striges mi sta sorprendendo parecchio. Sono certa che non deluderà i lettori che attendono il nuovo capitolo. Dovrebbe uscire più o meno a febbraio del prossimo anno.

Puoi svelarci qualche nuovo dettaglio del secondo libro di Striges? E quando uscirà in libreria?

Il secondo volume di Striges uscirà alla fine dell’inverno, presumibilmente gli ultimi giorni di febbraio. Devo essere brava e cercherò di non spoilerare troppo, perché il rischio è altissimo! Posso anticipare che dopo aver lasciato Milano, Zoe si trova schiacciata tra la fedeltà alle streghe e l’amore per Sebastian, l’Inquisitore.
L’ambientazione è un luogo magico dove Zoe avrà a che fare con altre creature sovrannaturali, oltre alle streghe, tra cui alcune mutuate dall’universo di Scarlett. Sarà svelata la misteriosa Accademia delle streghe, anche se il rapporto di Zoe con la magia rimane travagliato, al punto che è il sussurro della sua parte più oscura a dare il titolo al volume: La voce dell’ombra.
Ma quella di Striges è anche una storia molto romantica, e in questo senso ci saranno colpi di scena che non esito a definire sconvolgenti. Tra i nuovi personaggi c’è Ligea, una bambina dal carattere borderline e un oscuro potere che solo Zoe può decifrare, ma alcuni dei comprimari del primo Striges avranno una parte importante anche in questo secondo volume, un esempio è Misha. E poi ho potuto dare un’occhiata a una bozza della copertina del libro e posso dire che è una strepitosa illustrazione di una delle più brave disegnatrici che abbiamo in Italia. Non essendo ancora stata annunciata, però, non posso ancora dire di chi si tratta!

Questa intervista è stata pubblicata anche sul sito Fantasy Magazine.

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